Il gran finale di questa epopea che continuerà, a differenza degli spettacoli sui quali ad un certo punta cala il sipario, porta la firma, la sigla, la mano di Andrea Canton che ha saputo interpretare, raccogliere, distillare, armonizzare lo spirito dei luoghi, delle cose, delle risorse naturali in splendide preparazioni che si possono anche mangiare e meglio gustare con un sapiente abbinamento di vini eccellenti e saggiamente selezionati e proposti da Pier.
Le decine di guide gastronomiche gli innumerevoli articoli le recensioni dei viaggiatori su internet raccontano meglio di me il lato goloso di questa bella storia.
Certamente con un po’ di enfasi ma con serena convinzione pensiamo che per i suoi 140 anni La Primula
meriterebbe il riconoscimento di
PATRIMONIO DEL FRIULI.
Si può trarre una morale, una conclusione, da questa storia della Primula, dei Canton, di San Quirino?
Meglio saga che storia, nello stile della letteratura nord europea, Gosta Berling o i Buddenbrook.
Un po’ leggenda, un po’ ricordi che non sai più se sono tali per fatti vissuti o perché te li hanno narrati tanto tempo fa, un po’di verità, un po’voci di popolo, vulgata, gossip.
Storia molto friulana, di fatti di parole di silenzi. Vale più il fare che il dire.
Imprenditorialità, coraggio, ma anche egoismo. Sacrifici, lavorare, lavorare.
Il territorio, i magredi, i sassi, i claps che sono ovunque. Distesi, ammucchiati, allineati, edificati in meravigliose mura di case solide e spartane, ma soprattutto nelle braccia, nelle gambe nelle teste di questa gente che ha assorbito tutto dal territorio solo apparentemente ingrato.
Tutti hanno giocato la loro parte in commedia stando ad un copione già scritto nel DNA di ognuno.
Anche quelli che se ne sono andati hanno fatto parte del grande disegno. Come faccio signore per raggiungere il Paradiso? Risponde Gesù lascia tutto e vieni con me. Ma quello se ne va, perché possedeva molti beni. Così Paolo sceglie altre strade come poi farà anche Sandro.
Bisogna avere un fuoco dentro per raggiungere grandi traguardi e lottare sempre.
Questo è l’esempio di questa grande famiglia, la più antica friulana a gestire interrottamente per 140 anni un locale e a che livelli negli ultimi 40.
Esempio per tutti, per i compaesani, per la zona, per il settore enogastronomico, ma anche per loro.
Devono molto al paese, che li ha spronati nella sfida anche evangelica che nessuno è profeta nella propria patria, alle tradizioni di questa aspra e meravigliosa terra, ai sapori rustici e decisi ma anche vari e delicati.
Il gran finale di questa epopea che continuerà, a differenza degli spettacoli sui quali ad un certo punta cala il sipario, porta la firma, la sigla, la mano di Andrea Canton che ha saputo interpretare, raccogliere, distillare, armonizzare lo spirito dei luoghi, delle cose, delle risorse naturali in splendide preparazioni che si possono anche mangiare e meglio gustare con un sapiente abbinamento di vini eccellenti e saggiamente selezionati e proposti da Pier.
Le decine di guide gastronomiche gli innumerevoli articoli le recensioni dei viaggiatori su internet raccontano meglio di me il lato goloso di questa bella storia.
Certamente con un po’ di enfasi ma con serena convinzione pensiamo che per i suoi 140 anni La Primula
meriterebbe il riconoscimento di
PATRIMONIO DEL FRIULI.