Terre Alte
Categoria:
Bianchi
Vitigno:
Tocai - P.Bianco - Sauvignon
Anno:
2015
Produttore:
Felluga Livio
Zona:
Colli Orientali
Regione:
Friuli Venezia Giulia
Nazione:
Italia
Grado:
13°
Affinamento:
P. Bianco e Sauvignon 8 mesi in acciaio mentre il Friulano 8 mesi in barrique. Assemblati riposano 9 mesi in bottiglia
PRIMI ANNI DEL SECOLO E' ormai da cinque generazioni che la mia famiglia opera nel settore del vino, si può ben dire che da sempre "il vino ci ha dato il pane". L'inizio in Istria, quando quelle terre ancora appartenevano all'Impero, mio bisnonno contadino e poi mio nonno viticoltore producono Refosco e Malvasia. Vigneti e una piccola trattoria a Isola d'Istria, finchè mio nonno non decide di espandersi e nel 1920 manda suo figlio Giovanni, mio padre, a gestire il commercio dei vini nella vicina Grado, incantevole luogo balneare dell'aristocrazia asburgica. Ero un ragazzino, il primogenito di quella che sarebbe diventata una grande famiglia, ero l'aiuto prezioso di mio padre e crescendo tra vini e bottiglie acquisivo capacità ed esperienza. GIOVANE ITALIA Il primo contatto con i vini di collina, ed in particolare con i vini del Collio, avviene alla fine degli anni trenta, quando mi trasferisco in Friuli. Ero affascinato da quei dolci pendii, da quel Collio che allora si chiamava Medana, Cosana, San Martin di Quisca. Cresceva la mia conoscenza dei vini di collina e si consolidava la convinzione che "il vino di qualità si fa prima in campagna e poi in cantina". I miei progetti vengono interrotti dallo scoppio della seconda Guerra Mondiale. E' il giugno del 1940 e vengo richiamato alle armi... l'Africa, tre anni in Libia, la prigionia a Capo Bon, altri tre anni in Scozia, la sconfitta... tutto il resto appartiene alla storia, a me rimangono le cicatrici nella memoria e nel cuore. DOPOGUERRA Il mio sogno si realizza negli anni cinquanta, quando acquisto i primi ettari di vigneto a Rosazzo. Erano anni difficili. La collina era in totale abbandono. Sorgevano le prime industrie e i contadini preferivano avvicinarsi alle città e al lavoro nelle fabbriche. Lo stesso paesaggio stava mutando. La mia sfida era oppormi a tutto ciò cercando di rendere nuovamente produttiva la collina. Il tempo mi ha dato ragione: Rosazzo oggi è considerata una delle zone più vocate. Con l'inconfondibile etichetta della "carta geografica" indicai la provenienza delle nostre uve a garanzia di un prodotto di qualità. Scelsi Brazzano come luogo definitivo della cantina che si amplierà di pari passo con l'aumentare della produzione. Oggi la nostra Azienda vanta un'estensione collinare di 155 ettari a vigneto per una produzione media di 800.000 bottiglie l'anno apprezzate in tutto il mondo. Ho creduto nelle mie convinzioni, ho sconfitto la diffidenza, i luoghi comuni e ancora oggi mi dedico alla campagna con grande passione insieme ai miei figli. Maurizio, Elda, Andrea e Filippo sono il presente e il futuro, e la mia più grande soddisfazione è proprio vedere che essi hanno ereditato il mio amore per la terra, per la tradizione e per la qualità.